Psicologia perinatale, di cosa si tratta?
- giuliasantagata
- 2 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Il testo che segue è tratto dal sito dell'associazione MIPPE (https://mippe.it/psicologia-perinatale-cose-di-cosa-si-occupa/); ho scelto le loro parole perchè mi sembrano tra le più chiare ed esaustive.
"Se stai leggendo questo articolo è perché probabilmente sei uno psicologo o un operatore che si occupa di perinatalità. Oppure sei un genitore incuriosito da questa figura professionale che forse può aiutarti, e vuoi saperne di più.
Cercheremo di raccontarti in modo semplice e corretto chi è lo psicologo perinatale. Ci sono psicologi che si occupano con passione, senza grande risonanza mediatica, del periodo che sta attorno alla nascita di un bebè. Il periodo che va da quando una coppia sogna e progetta di concepire un figlio, passando per il momento del parto e arrivando ai primi 4 anni di vita. Quel periodo che possiamo chiamare “perinatale” (che significa “intorno alla nascita”).
La psicologia perinatale è un ambito della psicologia ancora scarsamente definito dal punto di vista istituzionale e per questo motivo non esiste una definizione univoca di questa branca delle discipline psicologiche. Possiamo dire che, secondo la nostra visione, la psicologia perinatale è quella parte della psicologia che si occupa del periodo compreso tra il preconcepimento e il quarto anno di vita del bambino. In questo arco di tempo lo psicologo perinatale si occupa dei fenomeni e dei processi evolutivi dei neonati e bambini e del sistema di relazioni intorno a loro, lungo un continuum che va dalla fisiologia alla patologia.
Nella fisiologia rientrano tutti quei fenomeni che sono presenti nei processi di sviluppo fisici e mentali di ogni individuo fin dal concepimento. In quest’area la psicologia perinatale si occupa, per esempio, di argomenti come: la conoscenza della fisiologia del sonno del bebè e della famiglia; la sua alimentazione (allattamento al seno, alimentazione artificiale, introduzione dei cibi solidi); la fisiologia dello sviluppo del legame di attaccamento alle figure di accudimento; la fisiologia delle emozioni nel periodo che va dal preconcepimento al quarto anno, comprendendo anche situazioni stressanti e traumatiche che vengono elaborate in modo fisiologico; le neuroscienze applicate alla perinatalità.
Lo psicologo perinatale si occupa anche di tutto ciò che accade quando qualcosa interferisce con la fisiologia, determinando situazioni di sofferenza che vanno dal semplice disagio o criticità fino alle condizioni di fisiopatologia e psicopatologia più importanti.
In questo senso, Lo psicologo perinatale può essere una figura di riferimento e sostegno importante in molti ambiti, come ad esempio:
facilitazione nella comunicazione fra famiglie e figure professionali di riferimento (come pediatra, ginecologo, personale del reparto di ostetricia o neonatologia) durante il parto e nel puerperio
consulenza e mediazione in caso di contenziosi legali, ad esempio separazioni, che coinvolgano figli nei primi anni di vita;
percorsi di accompagnamento alla nascita;
sostegno ai genitori riguardo a problematiche legate al sonno, alla relazione alimentare, al pianto e in generale alle modalità di comunicazione con il bambino
maltrattamenti, abusi, incuria;
infertilità e PMA;
inserimento al nido e ripresa lavorativa dei genitori"
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